Un’opera pubblicata in più esemplari è, per esempio, una fotografia o una scultura che viene riprodotta in più esemplari. La dimensione dell’edizione è il numero totale di riproduzioni che pensa di fare per quest’opera. Le opere sono poi numerate per dare la garanzia che non ne saranno pubblicati ulteriori esemplari. Per esempio, se la dimensione dell’edizione è di 8, gli esemplari sono poi numerati come 1/8, 2/8, 3/8 e così via, fino a 8/8.
Le prove d’artista (EA) sono le riproduzioni supplementari che vengono generalmente realizzate per l'artista stesso e che non sono necessariamente destinate alla vendita. Si parla in questo caso di prove fuori commercio (HC). La consuetudine vuole che non si pubblichi più del 20% della dimensione dell’edizione in prove d’artista. Per esempio, se un’opera è pubblicata in 10 esemplari, la consuetudine vuole che non vi siano più di 2 prove d’artista oltre a questi 10 esemplari. Le prove d’artista sono di solito numerate coi numeri romani. Per esempio, se ci sono in tutto 2 prove ‘d’artista, saranno numerate come I/II e II/II. Spesso si fa precedere tale numerazione dalle iniziali E.A. (Prova d’artista) o A.P. (Artist Proof), o anche H.C. (Hors Commerce - Fuori commercio). Quindi, per l’esempio precedente, si avrà: E.A. I/II e E.A. II/II.
Un dipinto è per definizione un’opera unica, dal momento che è impossibile dipingere lo stesso quadro in più esemplari.
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